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Sembra oggi – e questa è la novità che costringerebbe la riflessione morale a scendere a patti con la necessità normativa – che la biomedicina sia un valore condivisibile universalmente e, per questa sua caratteristica, superi la valenza storica di corpus cognitivo per diventare essa stessa valore, istituzionalmente fondato su una realtà fattuale, il cui grado di accettabilità e validazione deve seguire regole universalmente condivise.
Se la scienza si riconosce logicamente coesa con i principi giuridici che reggono gli ordinamenti sociali contemporanei, questi ultimi si devono rendere garanti della tutela di questa coesione. Ne consegue che se la scienza è un valore riconosciuto socialmente, allora il diritto è elemento necessario di riconoscimento e tutela di questo valore.
La novità è (o, forse, sembra essere) che il fondamento epistemologico della scienza, da essere potere di pochi, è valore universale e, come tale, esige scelte normative il più largamente applicabili.
La radicalità della relazione tra epistemologia e scelte normative è il nucleo ancora inesplorato delle questioni regolative evocate dalla bioetica.
“Oggi il miraggio di sviluppare la riflessione ed il dibattito bioetico sulle nuove frontiere della biomedicina senza vincoli giuridici, da più parti ritenuti pregiudiziali, intempestivi, inappropriati, si è infranto proprio contro i problemi sorti per l’assenza di regole condivise in merito alle prospettive, in altri termini il destino individuale e collettivo che i successi della scienza possono e vorrebbero riscrivere.”
L’AUTORE
Raffaella De Franco è professore di Bioetica presso il Dipartimento di Scienze filosofiche dell’Università di Bari. Studiosa di etica della sperimentazione biomedica ha rivolto particolare attenzione ai problemi morali e storico-medici correlati alla medicina sperimentale nazista ed alla proposta di un radicale ripensamento delle categorie filosofiche di “razionalità”, “pluralismo”, “tolleranza” nell’ambito della medicina contemporanea.
Fra i suoi lavori più recenti si segnalano l’antologia Bioetica e tolleranza. Questioni di medicina e morale per il terzo millennio, Levante editori, Bari 1998; In nome di Ippocrate. Dall'”Olocausto medico” nazista all’etica della sperimentazione contemporanea, Franco Angeli editore, Milano 2001; Per un’etica della diagnosi, Pensa editore, Lecce 2002.